Suoni distorti, immagini sovraesposte, inquadrature sghembe. Questa è la cifra stilistica del presente Tiere Schauen. Il tutto per una regia senza regole apparenti. Eppure, chiaro e lampante è il messaggio che Pawel Szostak vuole lanciare con questo suo lavoro.
In Macondo sono molteplici le tematiche tirate in ballo. Se, da un lato, vediamo il problema dell’integrazione della famiglia di Ramasan all’interno della società austriaca, ecco che il focus lentamente si sposta sul dramma personale del giovane protagonista, sul bisogno di appartenenza a qualcosa di stabile e rassicurante – come può essere, in questo caso, la famiglia – e sul desiderio di scoprire la verità circa un passato di cui si sa ancora troppo poco.
Sono i colori del rosa, dell’arancio, dell’oro e del giallo a pervadere l’intero Lezzieflick. E i fondali delle immagini, così variopinti, così stratificati, sembrerebbero quasi ricordare i dipinti di Gustav Klimt e, nello specifico, il suo capolavoro Le tre Età della Donna.