Nel corso di soli due anni notiamo come il popolo iniziava ad acquisire maggiore consapevolezza della propria identità e dei propri diritti. Quale mezzo migliore del cinema, dunque, per dargli finalmente voce? In questo senso, dunque, il cinema proletario austriaco ha svolto un ruolo centrale.
Per quanto riguarda la nascita del cinema proletario austriaco, i documentari che ci mostrano non soltanto scioperi e proteste, ma anche eventi del calibro di cerimonie funebri si sono rivelati degli ottimi documenti storici atti a mostrarci la partecipazione del popolo a determinate manifestazioni, ma anche la considerazione che veniva dedicata alle diverse classi sociali.
A portare alla nascita del cinema proletario austriaco sono stati, in particolare, tre eventi, tre date fondamentali che hanno fatto sì che, pian piano, la settima arte prendesse una determinata direzione.
Negli anni a ridosso della Prima Guerra Mondiale si sentiva più forte che mai la necessità di difendersi dalle brutture di un presente drammatico e di aggrapparsi a ogni minima speranza per il futuro. La settima arte non è rimasta indifferente e in questi anni ha preso una direzione totalmente nuova, facendosi portavoce di ogni essere umano, delle sue debolezze, delle sue paure, del suo disperato desiderio di felicità.
Durante la Prima Guerra Mondiale determinate case di produzione furono incaricate dall’esercito e dalla monarchia al fine di sfruttare al meglio il cinema per scopi propagandistici. Il processo di lavorazione dei film, tuttavia, non fu sempre semplice e lineare.
I film di propaganda realizzati durante la Prima Guerra Mondiale erano pensati soprattutto per trasmettere alla nazione e a tutto il mondo l’immagine di un’Austria forte, vincente, che avrebbe fatto di tutto per il bene dei suoi cittadini. Eppure vi sono determinati documentari che, quasi inavvertitamente, trasmettevano al pubblico un messaggio ben diverso.
Nei documentari realizzati durante la Prima Guerra Mondiale erano proprio la macchina da presa e il montaggio a decidere cosa andava mostrato allo spettatore, quali immagini dal fronte potessero rendere al meglio l’idea della guerra e impressionare il pubblico, trasmettendo, al contempo, l’immagine di un’Austria vittoriosa.
Di fianco a documentari che ci mostravano incoronazioni di sovrani o città distrutte dai bombardamenti, durante la Prima Guerra Mondiale vennero prodotti anche numerosi lungometraggi atti a raccontarci la guerra vissuta lontano dal fronte.
Durante la Prima Guerra Mondiale vennero realizzati numerosi documentari e lungometraggi di finzione a carattere propagandistico e ognuno di loro, per determinati aspetti, si distingue per un approccio diverso e per una ben marcata personalità.
Dopo l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, l’elezione al trono di Carlo I d’Austria rappresentava un avvenimento del tutto inaspettato per la popolazione austriaca. Che fare, dunque, per far sì che la gente iniziasse a fidarsi di lui e iniziasse a considerarlo una sorta di punto di riferimento in un momento tanto difficile? Ecco che, dunque, entrò in gioco il cinema.