Non ci viene risparmiato davvero nulla, durante la visione di Meatgrinder. Il regista, forte di un approccio il più possibile essenziale, non si perde in inutili chiacchiere, ma, al contrario, va dritto al punto. E, allo stesso modo, un’estetica ruvida, volutamente sporca, ben si confà a ciò che Houchang Allayari ha voluto denunciare in questo suo piccolo ma importante lavoro.
Muttertag – opera prima di Harald Sicheritz che, di fianco a una trama spesso eccessivamente frammentaria, vede al suo interno una caratterizzazione complessivamente buona della società altoborghese austriaca – è diventata, nel corso degli anni, un vero e proprio cult all’interno della cinematografia austriaca contemporanea.
I love Vienna si presenta come un variopinto e allegro affresco della società, in cui vengono sì tirate in ballo tematiche spinose – riguardanti, soprattutto, le varie differenze culturali e i diversi modi di intendere il matrimonio e le relazioni amorose in generale – ma il tutto viene fatto in modo ironico, attraverso un sapiente lavoro di scrittura che vede in numerosi equivoci e paradossi le sue più importanti peculiarità.
Non c’è, apparentemente, alcuna via di salvezza, per i protagonisti di Revanche di Götz Spielmann (così come di qualsiasi altra opera dell’autore austriaco). Tale implicito pessimismo cosmico – pregno, a suo modo, anche di una velata religiosità – assume sin dall’inizio una connotazione universale riguardante ogni periodo storico.
Con un curato bianco e nero che tanto sta a ricordare la fotografia di Il Fabbricante di Gattini (opera prima di Fassbinder, del 1969), L’Oceano silenzioso – opera prima di Xaver Schwarzenberger, storico aiuto dello stesso Fassbinder – è un prodotto che, a suo modo, è riuscito a diventare quasi una pietra miliare all’interno della cinematografia austriaca e tedesca degli anni Ottanta.
La visione di un lungometraggio come Exit…but no Panic, primo lavoro per il cinema di Franz Novotny, può essere paragonata a un giro sulle montagne russe. Irriverente, scioccante, spiazzante, divertente e divertito, il presente prodotto è diventato un vero e proprio cult all’interno della cinematografia austriaca.