Im Augenblick. Die Historie und das Offene gioca con sensazioni e percezioni, è costantemente alla ricerca di nuove forme di messa in scena, non ha paura di osare o di esagerare. Il giallo della fotografia sta quasi a suggerirci un pericolo imminente. E se il pericolo fosse rappresentato dall’uomo stesso?
In The Bosom Friend Ulrich Seidl ci ha ancora una volta regalato un personaggio di cui non ci dimenticheremo facilmente. Un personaggio che sembra quasi appartenere a un mondo a sé e che – proprio secondo alcune affermazioni del regista stesso – dopo aver rinunciato a ogni forma di guadagno o di relazioni sociali, potrebbe anche aver trovato a suo modo la libertà.
La lotta operaia, la necessità di “diventare adulti”, ma anche – e soprattutto – i tormenti d’amore fanno da protagonisti assoluti in Taking it back. Andreas Schmied, dal canto suo, da sempre con una grande predisposizione per le commedie d’intrattenimento, ha tentato un mix tra discorso sociale e componente sentimentale prestando a quest’ultimo aspetto un’attenzione maggiore.
Replay è una frizzante commedia degli equivoci, un suggestivo e originale ritratto della Vienna notturna, ma anche il dramma personale di un uomo che sembra non aver ancora trovato il proprio posto nel mondo.
That’s All è un viaggio emozionante e commovente tra passato e presente, in cui frammenti di quotidianità ci vengono mostrati quasi a mo’ di vecchie fotografie. Tizza Covi e Rainer Frimmel, ancora una volta, hanno reso viva sullo schermo una realtà che sembra quasi far parte di un mondo a sé. Ancora una volta, come di consueto nelle loro opere, ciò che ci viene raccontato assume quasi le sembianze di una favola.
In Ulrich Seidl – A Director at Work Constantin Wulff ci permette di “guardare dietro le quinte”, di conoscere meglio uno dei cineasti più controversi e apprezzati in tutta l’Austria, di comprendere appieno il suo modo di lavorare, sia su un set cinematografico che in teatro.
Professione Bigamo è un lungometraggio complessivamente godibile e che indubbiamente diverte, grazie anche alla contrapposizione – spesso volutamente esagerata – tra la cultura italiana e quella tedesca. Eppure, proprio a causa di una sceneggiatura eccessivamente debole, risulta spesso prevedibile e banale.
The Hawk è un lungometraggio bizzarro, irriverente e dal taglio eccessivamente televisivo, che attraverso una storia semplice e complessa allo stesso tempo, si interroga su determinate dinamiche famigliari e su equilibri precari che rischiano di rompersi per sempre nel momento in cui il passato torna a bussare alla porta. Alla Diagonale’22.
Peter va sulla Luna è tutto sommato un divertente, variopinto e a tratti adrenalinico lungometraggio per tutta la famiglia. Un film dal respiro internazionale che, tuttavia, sia per quanto riguarda lo script che per la realizzazione dei disegni in computer grafica, risente molto del confronto con altri film d’animazione realizzati nel frattempo in tutto il mondo. Alla Diagonale’22.
Der Schutzengel si distingue immediatamente per evocative atmosfere noir, luoghi quasi isolati dal resto del mondo e un’intelligente e mai scontata riflessione sulla natura dell’essere umano. L’approccio inconfondibile di Götz Spielmann ha fatto il resto. Alla Diagonale’22.