Farewell è la ricerca di una scappatoia dalla realtà e l’approdo a una terra “non-promessa” fatta di felicità. Una critica al sistema talvolta prolissa ed esasperante, ma che ben fotografa lo Zeitgeist dell’epoca. Alla Viennale 2023, all’interno della retrospettiva Keine Angst del Filmarchiv Austria.
Two in a Car di Ernst Marischka incarna alla perfezione lo spirito dei melodrammatici ma comunque divertenti Wiener Film del secondo dopoguerra, rivelandosi anche un arguto ritratto della società dell’epoca.
Melodrammaticamente sentimentale, la versione romanzata e in bianco e nero della vita del compositore Franz Schubert in Angeli senza paradiso, opera prima di Willi Forst, è un’opera che incarna più che mai lo Zeitgeist romantico dell’Ottocento.
Prodotto dalla leggendaria casa di produzione viennese di Brigittenau Sascha-Film, pioniera del cinema muto e dei primi film sonori realizzati in Austria, la divertente commedia musicale Die Abenteuer des Grafen Bobby certifica anche la riuscitissima armonia tra una serie di attori di formazione teatrale e musicale.
*Women (Nico), proprio partendo dalla figura della leggendaria cantante, apre un discorso ben più complesso e attuale di quanto inizialmente possa sembrare, assumendo immediatamente connotazioni universali e rendendo omaggio, al contempo, a un’artista che ha fatto la storia della musica (e della cultura pop) del secolo scorso. Alla rassegna Sotto le Stelle dell’Austria 2023.
Vienna Calling è un emozionante viaggio nella Vienna pop, nella Vienna underground. Un film in cui musica e parole vanno mano nella mano, in cui possiamo finalmente “sbirciare dietro le quinte” e conoscere meglio i più importanti artisti della scena musicale contemporanea, condividendo con loro anche momenti di vita privata. Alla Diagonale’23.
The Klezmer Project non è soltanto un documentario sui più importanti musicisti klezmer dei giorni nostri. Questo interessante lavoro di Leandro Koch e Paloma Schachmann non è nemmeno semplicemente una storia d’amore tra due ragazzi che scoprono pian piano di avere molti più interessi in comune di quanto inizialmente possa sembrare. Ciò davanti a cui ci troviamo è un prodotto ibrido, sfaccettato ed estremamente vivo e variopinto. Alla Berlinale 2023.
The Beast in the Jungle è un’opera estremamente raffinata, dove immagini quasi sfocate di tempi passati ben si contrappongono alle luci ora soffuse, ora psichedeliche e agli stravaganti costumi dei protagonisti. Immagini e musica si incontrano e non si lasciano praticamente mai. Alla Berlinale 2023.
Silhouetten è un’opera particolarmente interessante e raffinata all’interno della filmografia di Reisch e per quanto riguarda anche il cinema austriaco degli anni Trenta. Per l’occasione, il regista si è avvalso della collaborazione di un’altra importante artista: la regista e animatrice tedesca Lotte Reiniger. Musiche coinvolgenti, eleganti costumi da ballo e il Teatro dell’Opera pieno di spettatori entusiasti hanno sul pubblico un effetto magnetico.
In Stille Nacht riconosciamo immediatamente una forte influenza da parte del cinema di Georges Méliès, soprattutto per quanto riguarda le scene in sovrimpressione e il tono fortemente favolistico (a volte addirittura onirico) di tutto il film. Questo breve cortometraggio tenta la sua strada senza la pretesa di diventare a tutti i costi un film “rivoluzionario”. Eppure, con la sua eleganza nella messa in scena e con la sua semplicità ci sembra, oggi, più prezioso che mai.