Con Mermaids don’t cry, la regista Franziska Pflaum ha realizzato una sorta di favola contemporanea delicata e simbolica, in cui una magnetica protagonista sta a rappresentare una sorta di eroina postmoderna nel suo (spesso difficile) percorso verso una nuova consapevolezza di sé. Alla Diagonale’23.
Il Tabaccaio di Vienna è indubbiamente un lungometraggio accattivante, ma si perde per i numerosi sentieri che ha deciso di percorrere, perdendo a sua volta di carattere. E nemmeno la partecipazione di Bruno Ganz o un cameo della grande Erni Mangold possono fare molto.
The Whore’s Son è la storia di un disperato amore madre-figlio. Un continuo rincorrersi senza mai riuscire a incontrarsi. Un rapporto di amore-odio che, spesso, può portare alle più estreme soluzioni.
Peter va sulla Luna è tutto sommato un divertente, variopinto e a tratti adrenalinico lungometraggio per tutta la famiglia. Un film dal respiro internazionale che, tuttavia, sia per quanto riguarda lo script che per la realizzazione dei disegni in computer grafica, risente molto del confronto con altri film d’animazione realizzati nel frattempo in tutto il mondo. Alla Diagonale’22.
Nonostante una storia accattivante e spunti decisamente interessanti, Above the World si distingue per determinate scelte stilistiche e narrative che gli hanno fatto perdere parecchi punti. Alla Diagonale’22.
Un film, il presente You bet your Life, che punta tutto sull’interiorità del suo protagonista e che, dunque, vede una regia adattarsi allo stesso, con frequente uso di macchina a spalla e un montaggio frenetico atto a indicarci le sue inquietudini interiori.