That’s All è un viaggio emozionante e commovente tra passato e presente, in cui frammenti di quotidianità ci vengono mostrati quasi a mo’ di vecchie fotografie. Tizza Covi e Rainer Frimmel, ancora una volta, hanno reso viva sullo schermo una realtà che sembra quasi far parte di un mondo a sé. Ancora una volta, come di consueto nelle loro opere, ciò che ci viene raccontato assume quasi le sembianze di una favola.
In Mister Karl il regista Kurt Mayer ha optato per un approccio classico, che, in questo caso, si rivela un’ottima soluzione. Un approccio classico e una struttura ellittica che punta innanzitutto a commuovere il pubblico e a omaggiare il grande Karlheinz Böhm, la sua carriera, la sua straordinaria generosità.
Prater di Ulrike Ottinger è un giro sulle montagne russe, una corsa sui suoi numerosi caroselli, una vera e propria esperienza visiva. Passato e presente si incontrano, si “scontrano” si fondono in un’unica realtà.
Burning Palace di Mara Mattuschka e Chris Haring è l’immagine viva e pulsante dell’interiorità di ogni essere umano, dei suoi sogni, dei suoi bisogni. Un film che ha mille chiavi di lettura e che si distingue per una regia attenta, ma anche coraggiosa e desiderosa di sperimentare. Alla Viennale 2021.
Poppitz è esilarante, irriverente, non ha paura di mettere in mostra abitudini e difetti della classe altoborghese e, nel raccontarci le disavventure del povero Gerry, traccia un esaustivo affresco della società contemporanea. Una società superficiale che si preoccupa soltanto di “apparire” e che vede nel lusso la soluzione a ogni qualsivoglia problema.
Diviso in tre episodi, Antares si presenta come un complesso e stratificato affresco della società contemporanea. Tre storie, tre differenti stili di vita, un’unica ambientazione. Antares non ci racconta soltanto amori impossibili, amori disperati, amori tormentati e amori clandestini. Antares mette in scena l’Amore come utopia, un costante, disperato bisogno di amore che, spesso, genera anche un profondo senso di solitudine.
Si presenta immediatamente come una buona commistione tra le arti Being and Nothingness. Musica e cinema danno vita, così, a un prodotto del tutto innovativo e unico nel suo genere. E la regista Bady Minck ha a tal fine optato per un approccio minimalista.
Nessuno è realmente innocente o del tutto colpevole, in La Rapina. O, meglio ancora, ognuno dei tre personaggi è vittima e carnefice allo stesso tempo. E questo lungometraggio di Florian Flicker si distingue innanzitutto per un buon lavoro di scrittura, grazie al quale momenti di tensione si alternano sapientemente a scene ben più leggere.
Fast Film. “Quasi un film”. Così Virgil Widrich ha voluto chiamare questa sua piccola e preziosa opera. E più che una vera e propria dichiarazione d’amore alla storia del cinema e, più in generale, al mondo della settima arte stessa, questo breve cortometraggio sta a rappresentare una delle tante declinazioni che il cinema può assumere, forte di un ricercato lavoro che vede stop motion e computer grafica coesistere in armonia.
di Xaver Schwarzenberger voto: 6.5 Xaver Schwarzenberger e sua moglie Ulrike – autrice della sceneggiatura – lasciano volutamente aperti determinati interrogativi e fanno di una sottile ambiguità di fondo un… Read more »