Il più delle volte dai toni leggeri, di quando in quando anche piuttosto malinconici, i Wiener Film erano atti a raccontare il fulgore di un’epoca e la sua società altoborghese, all’interno della quale, tuttavia, storie d’amore nate tra persone di ceto differente contribuivano ora a conferire drammaticità al racconto, ora a costruire gustose e divertenti commedie degli equivoci.
Il 18 aprile avrebbe dovuto svolgersi la cerimonia di premiazione dei Kurier Romy 2020, in seguito posticipata a causa della pandemia da Covid-19. Eppure, finalmente, il 23 marzo 2020 sono stati resi noti i vincitori di quello che è considerato uno dei più importanti riconoscimenti austriaci in ambito cinematografico e televisivo, istituito dal quotidiano Kurier.
Con l’avvento del sonoro, erano le parole stesse a determinare il senso di un’immagine, ora facendole da contrappunto, ora ulteriormente enfatizzandola, diventando, a volte, delle protagoniste assolute. Ma cosa accadeva, in realtà, in un’Austria dove già imperava la dittatura?
Rapportarsi all’amore – e, soprattutto, capire il vero significato dello stesso – non è affatto facile per Charlie e i suoi amici. Stesso discorso vale per l’erotismo, da loro considerato quasi un antidoto alla noia, ma che, di fatto, pervade con una pulsante, implicita tensione l’intero Beautiful Girl.
Follie nel Mondo, di fianco a una sceneggiatura piuttosto semplice e lineare, vede una messa in scena sì di impostazione prevalentemente teatrale, ma anche estremamente spettacolare, colorata e vivace, all’interno della quale eleganti figure si muovono davanti alla macchina da presa, per una serie di curate coreografie che riescono a creare un’equilibrata commistione di danza moderna e valzer viennese.
Ciò che in Bojo Beach immediatamente colpisce è la straordinaria calma con cui i pescatori svolgono i loro compiti. I loro gesti, scanditi dai canti degli stessi, stanno a ricordare – soprattutto nel momento in cui sono intenti a tirare le reti sulla spiaggia – quasi una coreografia. E il rumore dell’acqua, dal canto suo, sta ancora di più a trasmetterci un senso di straordinaria calma, di un costante ripetersi degli eventi.
La Diagonale è lieta di poter onorare anche quest’anno gli eccezionali risultati ottenuti dai registi austriaci, nonostante il festival sia stato cancellato. I principali Premi Diagonale 2020 saranno annunciati a giugno.
Muttertag – opera prima di Harald Sicheritz che, di fianco a una trama spesso eccessivamente frammentaria, vede al suo interno una caratterizzazione complessivamente buona della società altoborghese austriaca – è diventata, nel corso degli anni, un vero e proprio cult all’interno della cinematografia austriaca contemporanea.
Lock Down Love – The Movie – prodotto dalla Superfilm Filmproduktion GmbH di Vienna e ideato dal regista Samuel R. Schultschik – è uno dei numerosi progetti atti a mettere in scena questo periodo di crisi, per una serie di testimonianze da parte di chi lavora nell’ambito cinematografico.
La realtà, il quotidiano e gli stessi corpi umani assumono forme del tutto nuove e inaspettate, nelle opere dell’Azionismo Viennese. Nuove forme, nuovi colori, immagini disturbanti, viscere animali e sostanze organiche esprimono un nuovo modo di ribellarsi e di concepire l’arte, beffandosi della società consumista e conservatrice e di quel pericoloso fascismo latente che, nonostante la fine della guerra, sembra ancora vivo e pulsante.