Categoria: 2014

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FEVER

Realtà e immaginazione. Passato e presente. Guerra e pace. Dolore e serenità. In Fever tutti questi elementi fanno da protagonisti assoluti, spesso si confondono, ci confondono, ma, tutti insieme, puntano il dito direttamente contro ogni guerra, responsabile di aver rovinato la vita di milioni di persone.

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BIEST

Biest è stato realizzato con un budget molto basso. Eppure, nonostante ciò, Stefan Müller è riuscito a mettere in scena un piccolo lungometraggio complessivamente dignitoso, seppur con qualche ingenuità di fondo.

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IN THE BASEMENT

Con In the Basement Ulrich Seidl scava nell’intimo dei personaggi da lui filmati entrando nelle loro case dall’aspetto ordinato e impeccabili, fino a giungere nelle loro cantine. Ed è qui che, finalmente, ognuno di loro rivela la sua vera natura.

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DER FOTOGRAF VON DER KAMERA

Fotografia e cinema del reale nella sua accezione più pura diventano, dunque, le colonne portanti del presente Der Fotograf von der Kamera. E ancora una volta, l’inconfondibile approccio registico di Tizza Covi e Rainer Frimmel, fatto di momenti di osservazione e discreto pedinamento, è riuscito a farci sentire parte di un mondo che fino a poco tempo prima conoscevamo solo sommariamente.

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SUPEREGOS

Quello a cui assistiamo in Superegos è un vero e proprio crescendo. Di emozioni e di situazioni estreme. E il lungometraggio – che si basa soprattutto sulle ottime performance di André Wilms e di Georg Friedrich – non perde di credibilità, ma, al contrario, forte di uno script che non ha particolari pretese se non quelle di ridere su ciò che ha reso “celebri” nazioni come l’Austria e la Germania, riesce a mantenere un buon ritmo per tutta la sua durata. Persino quando il finale sembra un po’ troppo frettoloso.

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CHINA REVERSE

Nel brillante China Reverse, ciò che la macchina da presa di Judith Benedikt si limita a fare è osservare la realtà così com’è, lasciando che siano le persone stesse a scegliere quali aspetti delle loro vite raccontare, facendo in modo che la mano della regista risulti il più possibile invisibile, per una messa in scena complessivamente classica e già più volte collaudata.

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MACONDO

In Macondo sono molteplici le tematiche tirate in ballo. Se, da un lato, vediamo il problema dell’integrazione della famiglia di Ramasan all’interno della società austriaca, ecco che il focus lentamente si sposta sul dramma personale del giovane protagonista, sul bisogno di appartenenza a qualcosa di stabile e rassicurante – come può essere, in questo caso, la famiglia – e sul desiderio di scoprire la verità circa un passato di cui si sa ancora troppo poco.

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LAUDA – THE UNTOLD STORY

Facendo un copioso uso di filmati di repertorio, Lauda – The Untold Story, per la regia dell’austriaco Hannes Michael Schalle, scandaglia minuziosamente i fatti, con tanto di testimonianze e polemiche nate in seguito al noto incidente che nell’agosto del 1976 ha visto coinvolto il celebre pilota Niki Lauda. E così, in questo grande carosello del mondo della Formula 1, non manca proprio nessuno.