Vienna Calling è un emozionante viaggio nella Vienna pop, nella Vienna underground. Un film in cui musica e parole vanno mano nella mano, in cui possiamo finalmente “sbirciare dietro le quinte” e conoscere meglio i più importanti artisti della scena musicale contemporanea, condividendo con loro anche momenti di vita privata. Alla Diagonale’23.
In Archive of the Future, un andamento narrativo quasi contemplativo, immagini dal fascino magnetico e una regia priva di eccessivi virtuosismi ci regalano una vera e propria visita virtuale in uno dei più celebri musei di Vienna dandoci soprattutto la preziosa opportunità di “sbirciare dietro le quinte”. Alla Diagonale’23.
Con Die Vermieterin, Sebastian Brauneis ha dato vita anche questa volta a qualcosa di totalmente unico. A un’opera esilarante e commovente allo stesso tempo, in cui non manca anche – e soprattutto – un importante discorso sociale. Alla Diagonale’23.
ABC è un viaggio in continuo divenire verso un futuro ricco di nuove scoperte e di nuovi modi di intendere l’arte e la realtà. Il ricordo di tempi passati e di come siamo diventati ciò che siamo oggi. Una vera e propria dichiarazione d’amore alla vita, all’amicizia, al Cinema. Alla Diagonale’23.
Girato interamente in 16mm, I am here! è un difficile, spesso doloroso, ma anche teneramente nostalgico viaggio tra passato e presente in vista di un nuovo futuro. Un lungometraggio apparentemente essenziale, ma, in realtà, molto più complesso e stratificato di quanto possa inizialmente sembrare. Alla Diagonale’23.
Wicked Games Rimini Sparta, attraverso la storia di tre persone, si fa immediatamente immagine dell’epoca in cui viviamo, di un mondo malato, in cui ognuno di noi sembra essere irrimediabilmente solo, destinato a non trovare mai la tanto agognata serenità. Alla Diagonale’23.
Feminism WTF è non è semplicemente un documentario sul femminismo o sulla condizione delle donne all’interno della società. Feminism WTF è un film estremamente intelligente e necessario, rivolto proprio a tutti, in vista di un futuro migliore. Alla Diagonale’23.
Menuett è un lungometraggio mai scontato o banale, che lascia allo spettatore la massima libertà di interpretazione. E nel trattare tematiche sempre attuali assume immediatamente connotazioni universali, distinguendosi, al contempo, per una singolare ed estremamente raffinata messa in scena. Alla Diagonale’23.
Con 2551.02 – The Orgy of the Damned, Norbert Pfaffenbichler ha ulteriormente confermato il suo talento nel giocare con nuovi modi di intendere la messa in scena stessa, ispirandosi a quanto realizzato dalle origini del cinema, ma creando, al contempo, qualcosa di totalmente nuovo e personale. Alla Diagonale’23.
Viktoria Schmid ci ha regalato con questo suo piccolo e importante NYC RGB una delle tante declinazioni del cinema stesso. Una dimostrazione di come fare cinema sia, in realtà, un atto politico, di come la pellicola non invecchi mai, di come con tanta voglia di sperimentare e di percorrere nuove strade sia possibile realizzare ogni volta qualcosa di nuovo. Alla Diagonale’23.