In Suddenly, a Strike la macchina da presa di Josef Aichholzer e Ruth Beckeremann si mostra immediatamente vicina ai lavoratori. Girato in 16mm e totalmente in bianco e nero, il documentario comprende sia filmati realizzati direttamente dai registi durante le riunioni degli operai o mentre gli stessi sono intenti a entrare in fabbrica, sia singoli frame dei padroni delle fabbriche, ma anche brevi inserti d’animazione a opera del compianto Manfred Deix. Alla Viennale 2022 all’interno della retrospettiva Österreich real.
Diviso in due parti, My Sentence gioca sapientemente con immagini e percezioni. Immagini di pianeti si alternano a scene in cui vediamo la protagonista specchiarsi nei camerini del teatro, nel suo letto o davanti a una biglietteria in metropolitana. Amina Handke ha saputo gestire tutti questi elementi dando vita a un’opera che, pur ispirandosi alla celebre commedia Kaspar di Peter Handke, vanta una ben marcata personalità. Alla Viennale 2022.
In Drowned vediamo come Friedl vom Gröller abbia messo in scena la propria morte. A tal fine, dunque, la regista si è avvalsa di ben due forme di espressione artistica (poesia e musica), al fine di realizzare un’opera tutta nuova e soggettiva che nell’ambito della settima arte trova il suo finale compimento. Alla Viennale 2022.