Se la presenza di Ulrich Seidl a Venezia è, ormai, quasi una costante, in molti sono in attesa di poter finalmente visionare il suo ultimo lungometraggio: Wicked Games. Quale occasione migliore ci sarebbe stata, dunque, di poter presentare il film in anteprima proprio nel luogo che nel 2001 gli ha regalato la notorietà internazionale? Eppure, a quanto pare, si dovrà attendere ancora qualche tempo prima di poter vedere cosa ha partorito questa volta la mente controversa del cineasta di Vienna.
Joy ci mostra la realtà così com’è, senza edulcorazione alcuna, ma che sa giocare sapientemente con le emozioni dello spettatore anche nel (non) mostrarci i non pochi episodi di violenza che le ragazze sono costrette a subire.
Introduzione all’Oscuro, intimo, doloroso, profondamente introspettivo è, a detta dello stesso autore, quanto di più “spettrale” egli abbia mai realizzato Un film di luci, di ombre, di immagini, ora ben definite, ora irrimediabilmente sfocate.
Il cinema austriaco e i suoi autori, nell’ambito di note e meno note manifestazioni cinematografiche fuori dai confini nazionali.
Il controverso Goodnight Mommy ha saputo dar vita a qualcosa di nuovo coniugando estetica e narrazione e rifacendosi ai canoni dell’espressionismo
Fuori concorso alla 73° Mostra d’Arte Cinematografica viene presentato Safari, l’ultima fatica del celebre e controverso cineasta austriaco Ulrich Seidl, che ha sconvolto pubblico e critica, sollevando anche non poche polemiche riguardanti ciò che ha voluto mettere in scena in modo tanto crudo quanto esplicito.