The Standstill è un documentario estremamente prezioso e importante. Probabilmente uno dei lavori più validi atti a testimoniare la recente pandemia. Un’estetica curatissima e rigorosa, come di consueto nelle opere di Nikolaus Geyrhalter, ha fatto il resto e ci ha regalato immagini immortali, immagini che ci affascinano, ma, al contempo, che ci colpiscono come un pugno allo stomaco. Alla Viennale 2023.
Con Matter out of Place, come sovente accade con le opere di Nikolaus Geyrhalter, ci troviamo di fronte a qualcosa di imponente, di magneticamente meraviglioso. Di fronte a qualcosa che, tuttavia, con le sue immagini studiate fin nel minimo dettaglio ci fa conoscere da vicino un problema più che mai urgente. Alla Viennale 2022.
C’è un mondo speciale che viene raccontato in Washed Ashore. Questo, appunto, è il mondo di pescatori, di guardiani di cimiteri, di monaci buddisti, di senzatetto, di militari soliti riunirsi per le loro esercitazioni lontano dai centri abitati. Un mondo che vede incontrarsi numerose culture per decine di storie diverse. Storie e persone che, tuttavia, hanno qualcosa di grande in comune: il Danubio.
Con Earth, Geyrhalter riprende un discorso già iniziato nel 2016 con Homo Sapiens (anch’esso presentato alla Berlinale), mettendo in scena il binomio uomo/ambiente e analizzando da vicino le conseguenze che esso stesso può portare.