
MAGIC GLASS
Sono suoni costanti e martellanti, soprattutto per quanto riguarda la prima parte del lungometraggio, a fare da protagonisti assoluti in Magic Glass, opera prima di Mansur Madavi, che per certi elementi ci ricorda addirittura Essi vivono di John Carpenter, così come Play Time di Jacques Tati. E nel momento in cui il protagonista sembra finalmente uscire da quel circolo vizioso che è la società sterile e capitalista, ecco che lo stesso sembra agli occhi di tutti folle, potenzialmente pericoloso per sé stesso e per gli altri.