Una serie di cadute dall’alto, ma anche scene splatter, primi piani sul volto insanguinato, urla, urla e ancora urla. Staging Death – ironico, arguto, ma anche incredibilmente riverente nei confronti del grande Udo Kier – rappresenta una tappa fondamentale all’interno della filmografia di Jan Soldat. Al Festival di Cannes 2022, sezione Quinzaine des Réalisateurs.
Nullo è stato girato con pochissimi mezzi e in un’unica location. Nella piccola camera da letto del protagonista ci sono soltanto lui e il regista. E anche in questa occasione, la poetica e lo stile di Jan Soldat sono più che mai riconoscibili. Alla Viennale 2021.
Da sempre cantore di un mondo sconosciuto ai più, del mondo degli emarginati, di chi viene emarginato dalla società, in quanto considerato “diverso”, “perverso”, “malato”, il giovane documentarista tedesco Jan Soldat, in questo suo Resident Ground Floor ci conduce per mano nella quotidianità di Heiko – lasciando che lo stesso si confidi e si mostri così com’è – dimostrandosi distaccato quanto basta, ma anche incredibilmente vicino al suo personaggio.