In Speak Easy ognuno parla al telefono con qualcuno. Eppure si potrebbe addirittura affermare che si tratta di un film sull’incomunicabilità. Ogni adolescente ha un proprio linguaggio spesso incomprensibile per gli adulti e, al contempo, ogni conversazione viene “filtrata” attraverso il telefono.
In questo suo importante La Primavera di Christine Mirjam Unger ha fatto in modo che tutto si sviluppasse su due distinti livelli: da un lato ci sono la guerra, la povertà, la città distrutta e l’esercito. Dall’altro c’è Christl con la sua curiosità nei confronti del mondo e la sua gioia di vivere.
Ripercorrendo la storia del cinema, non si può non notare il gran numero di registe austriache – contemporanee e non – che hanno contribuito (e tutt’ora contribuiscono) a rendere sempre più ricca e variegata una cinematografia sì poco nota, ma anche incredibilmente varia e ricca di sorprese.