Produzione: Société Parisienne de Production

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SPARTA

Un forte contrasto interiore è il vero fulcro di Sparta. Ewald ride quando gioca con i bambini. Lentamente, però, la sua risata si trasforma in un pianto. Un pianto che nessuno nota, che trova sfogo soltanto all’interno di una macchina o nella casa di riposo dove si trova suo padre. Sottili sfumature e cambi di registro che dicono più di mille parole. Ulrich Seidl (e l’ottimo Georg Friedrich) rendono alla perfezione tutto ciò e ci mostrano come il protagonista sia in realtà l’unica vera vittima delle sue stesse debolezze. Alla Viennale 2022.

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RIMINI

Con Rimini, Ulrich Seidl, ancora una volta, ci regala uno spietato ritratto del mondo in cui viviamo, in cui a nessuno è dato di salvarsi, in cui non v’è speranza alcuna per un futuro migliore, in cui vecchie canzoni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale riecheggiano ancora per i corridoi di una squallida casa di riposo e fanno da triste leit motiv nella vita di ognuno di noi.