Una regia elementare che si rifà apertamente all’approccio documentaristico dei fratelli Lumière è un tratto saliente all’interno del documentario Im Auto durch die Österreichischen Alpen. E tale messa in scena – che in questa occasione prevedeva anche che la macchina da presa stessa fosse posta, di volta in volta, sui veicoli in movimento – evitava volutamente particolari virtuosismi registici o velleità autoriali, con l’unica finalità di registrare la realtà così com’era.
Prodotto dalla leggendaria casa di produzione viennese di Brigittenau Sascha-Film, pioniera del cinema muto e dei primi film sonori realizzati in Austria, la divertente commedia musicale Die Abenteuer des Grafen Bobby certifica anche la riuscitissima armonia tra una serie di attori di formazione teatrale e musicale.
La linea ferroviaria denominata “Mariazeller”, lungo cui viaggiava la cosiddetta Mariazeller Bahn, è la più antica linea ferroviaria di montagna dell’Austria. Tale linea ferroviaria è stata, intorno agli anni Dieci, completamente elettrificata, grazie anche alle numerose centrali idroelettriche poste lungo il suo percorso. Il documentario Eine Fahrt mit der Mariazeller Bahn ci dà l’opportunità di conoscere questa realtà da vicino.
Eine Fahrt mit der Bernina-Bahn ci sembra un prodotto del tutto eccezionale, che in poco meno di quattro minuti riesce a darci un’idea abbastanza esaustiva di una piccola realtà tra le Alpi. Un prezioso documento storico e artistico, tra i più antichi film ferroviari delle origini del cinema (austriaco e mondiale).
Una straordinaria calma e una ben gradita serenità pervadono il presente Vorfrühling am Attersee, pensato, come molti altri documentari turistici realizzati nei primi anni del Novecento, per attirare il maggior numero possibile di turisti in Austria e per dare all’estero un’immagine della nazione in cui il benessere era all’ordine del giorno.
Die Tat des Andreas Harmer è un noir estremamente raffinato, dove – proprio come nel 1926 ci aveva mostrato in Metropolis il grande Fritz Lang – la netta separazione tra il bene e il male viene ben rappresentata su due livelli dalle ambientazioni, siano esse, appunto, il seminterrato di un palazzo e le vie fognarie della città o un parco soleggiato in una calda giornata estiva.
Café Elektric fa parte dei cosiddetti Sittenfilme – film morali – in cui venivano raccontate le vicende di donne che dopo aver condotto una vita dissoluta capivano finalmente l’importanza dei veri valori. Realizzato nel 1927, il film è, oggi, purtroppo incompleto, in quanto l’ultima parte è andata definitivamente perduta.
Già dai primi anni dalla diffusione del cinematografo numerosi erano i documentari turistici atti a testimoniare le bellezze non solo dell’Austria, ma anche delle terre del suo impero. E così, dunque, nel 1913 ha visto la luce anche il presente Menaggio am Comer See (tradotto letteralmente: “Menaggio sul Lago di Como”), prodotto dalla Sascha-Film.
Il breve documentario Meran, realizzato nel 1912 e prodotto dalla storica Sascha-Film, è considerato al giorno d’oggi uno dei più antichi e preziosi documentari della storia del cinema austriaco.
Ci troviamo nel 1914. La Prima Guerra Mondiale era alle porte, così come la fine dell’Impero austro-ungarico. Importanti cambiamenti erano nell’aria. Eppure, la straordinaria tranquillità che si respira nel presente Lugano am Luganosee ha il potere di trasportarci quasi in un luogo fuori dal tempo, o, meglio ancora, in un luogo in cui il tempo stesso sembra essersi fermato.