In Heldenkanzler viene osservata da vicino l’inquietante figura di Engelbert Dollfuss, la cui voce fuoricampo ci racconta gli ultimi anni della sua vita. Disegni bidimensionali, un costante bianco e nero solo saltuariamente “contaminato” dal rosso della bandiera nazionalsocialista o di pochi altri particolari delle scenografie rappresentano alla perfezione la cupezza degli anni Trenta.
In The impossible Picture, interessante esordio della giovane Sandra Wollner, le immagini che compaiono sullo schermo ci mostrano inizialmente una famiglia numerosa, solita rapportarsi all’autoritaria figura della nonna. Momenti di convivialità registrati intorno a una tavola imbandita si alternano a scene in cui le giovani donne di casa sono solite dividere il letto per un riposino pomeridiano in un caldo pomeriggio estivo. Poi, improvvisamente, la musica cambia. E così i toni dell’intero lungometraggio assumono pian piano i contorni del soprannaturale.