Fotografia: Wolfgang Simon

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HEIDENLÖCHER

Attingendo a piene mani dal cinema di Robert Bresson – con tanto di scelta di attori non professionisti e di messa a fuoco su una società dalla dubbia morale – Wolfram Paulus ha dato vita a un lungometraggio in cui gli ampi spazi aperti – e, in particolar modo, le immense distese innevate del Salisburghese – stanno a trasmettere un profondo senso di agorafobia, risultando perfettamente in linea con l’altrettanto forte senso di claustrofobia che si respira negli interni.

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INVISIBLE ADVERSARIES

Se VALIE EXPORT (al secolo Waltraud Lehner) con le sue fotografie, le sue installazioni e le sue videoinstallazioni è diventata, dagli anni Settanta, famosa nel mondo intero, non doveva passare molto tempo prima del suo debutto nell’ambito della settima arte. Invisible Adversaries, realizzato nel 1976, è, dunque, il suo primo lungometraggio, in cui appaiono, evidenti, numerose contaminazioni con altre forme d’arte.