Fotografia: Elke Groen

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DER SCHÖNSTE PLATZ AUF ERDEN

Un documentario, il presente Der schönste Platz auf Erden, che, forte di un’estetica che punta principalmente all’essenziale e che di lunghi momenti di contemplazione fa il proprio marchio di fabbrica, punta il dito direttamente contro chi, privo di ogni qualsivoglia autonomia di pensiero, si lascia condurre per mano da chi la sa più lunga di lui, decidendo di tenere ora per una, ora per l’altra fazione, a seconda di ciò che potrebbe convenirgli. Proprio come farebbe un nutrito gruppo di oche starnazzanti di orwelliana memoria.

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BOJO BEACH

Ciò che in Bojo Beach immediatamente colpisce è la straordinaria calma con cui i pescatori svolgono i loro compiti. I loro gesti, scanditi dai canti degli stessi, stanno a ricordare – soprattutto nel momento in cui sono intenti a tirare le reti sulla spiaggia – quasi una coreografia. E il rumore dell’acqua, dal canto suo, sta ancora di più a trasmetterci un senso di straordinaria calma, di un costante ripetersi degli eventi.

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INLAND

Un documentario, Inland, che gioca sull’ambivalenza, sul conflitto interiore, sulla contrapposizione di diverse realtà all’interno di una capitale europea che, sin da tempi immemori, proprio per la sua particolare posizione geografica, è sempre stata crocevia di numerose culture.