Gli Österreichische Kinopreise 2023 sono stati assegnati ieri, venerdì 1° dicembre, presso il Das Kino di Salisburgo. Ben sei sale cinematografiche austriache, dunque, hanno ottenuto importanti aiuti economici per la loro meritevole gestione, tra cui lo Stadtkino di Vienna, lo Schubert Kino di Graz e il Kino Freistadt.
Ironico, divertente, piacevolmente leggero, An exciting Hunt riesce a far sorridere persino lo spettatore più esigente e con la sua malizia e la sua ingenuità registica ci regala poco meno di cinque minuti di spensieratezza.
Mansur Madavi si è divertito a sorprenderci, a confonderci a farci completamente identificare con il suo protagonista. Just behind the Door è un lungometraggio semplice e complesso allo stesso tempo. Un lungometraggio che fa tesoro di quanto realizzato in passato, ma che riesce comunque a trovare una propria strada, rivelandosi un vero e proprio gioiello del cinema austriaco. Nell’ambito della retrospettiva Keine Angst del Filmarchiv Austria.
Thriller adrenalinico ed estremamente attuale, Cold Hell – Brucerai all’Inferno è un’opera molto più complessa e stratificata di quanto possa sembrare. Stefan Ruzowitzky ha realizzato non soltanto un affresco della città di Vienna in tutta la sua multiculturalità e nei suoi aspetti più controversi, ma anche – e soprattutto – un film che tira in ballo tematiche complesse e delicate come il razzismo e il patriarcato.
In Fear blows with the Wind, l’angoscia è il filo conduttore che accomuna tutti I protagonisti. Indipendentemente dalla loro età e dal loro stato sociale. Manfred Kaufmann, dal canto suo, ha optato per un approccio registico estremamente realista ed essenziale. La città di Vienna ci viene mostrata in modo del tutto diverso dalle classiche immagini da cartolina che vengono solitamente diffuse in tutto il mondo. All’interno della retrospettiva Keine Angst del Filmarchiv Austria.
Barbara Valentin, ormai, è divenuta leggenda. E questo grazie anche, e soprattutto, al grande Rainer Werner Fassbinder, che probabilmente per primo si accorse di quanto questa l’attrice viennese avesse da regalare al suo amato pubblico.
Bjørn Dunkerbeck – Born to Windsurf indubbiamente si lascia guardare. E nel farci conoscere meglio l’atleta si rivela anche piuttosto genuino nei suoi intenti. Tale genuinità, tuttavia, finisce quasi per rivelarsi ingenuità, dal momento che la messa in scena adottata soffre a causa di ogni possibile retorica.
Un approccio registico apparentemente semplice, ma, in realtà, molto più complesso e stratificato di quanto inizialmente possa sembrare ci regala inquadrature studiate fin nel minimo dettaglio insieme ad attenti primi piani del protagonista intento nel proprio lavoro. The Tuner è un compendio di arti di grande cura visiva. Alla Viennale 2023.
Un rudimentale bianco e nero e immagini girate rigorosamente in pellicola fanno da ulteriori protagonisti in Palmer. Friedl vom Gröller ha uno stile inconfondibile e con il suo approccio essenziale riesce a conferire ogni volta a ogni singolo fotogramma un profondo significato. Alla Viennale 2023.
Il normale a volte può diventare straordinario. Jan Soldat lo sa bene. Le inquadrature sono costantemente statiche ed essenziali. Colori caldi ci fanno sentire immediatamente a nostro agio. After Work è una fotografia nitida e realistica di un giorno come tanti. Alla Viennale 2023.