Minderjärige klagen an, pur mantenendo, in parte, gli intenti originari dell’ottimo Asphalt di Harald Röbbeling (trattandosi, di fatto, di una sua rielaborazione molto più “edulcorata”) risulta assai più debole, assai meno incisivo dell’originale e decisamente maldestro e traballante, con tanto di cornice che ci appare quasi posticcia, al punto da renderlo complessivamente poco credibile.
Asphalt prende spunto da alcune storie realmente accadute e si avvale di una messa in scena che ricorda da vicino proprio il Neorealismo. E così, ne è venuto fuori un film suddiviso in cinque episodi, incredibilmente razionale nella sua irrazionalità. Un film che si schiera apertamente contro la guerra e che – sebbene quest’ultima sia ormai finita da molti anni – punta il dito direttamente contro una società ipocrita e perbenista.
Ernst Marischka in questo suo interessante La Casa delle tre Ragazze ci appare straordinariamente in forma, per un lungometraggio in grado di coniugare umorismo e drammaticità, prosa e poesia, danze e musica, senza apparire mai forzato o banale e senza mai scadere nel già visto.