Con Mermaids don’t cry, la regista Franziska Pflaum ha realizzato una sorta di favola contemporanea delicata e simbolica, in cui una magnetica protagonista sta a rappresentare una sorta di eroina postmoderna nel suo (spesso difficile) percorso verso una nuova consapevolezza di sé. Alla Diagonale’23.
Pur trattandosi di un’opera prima, Eismayer denota innanzitutto una grande maturità registica e una mai scontata capacità di indagare nell’animo umano, riuscendo a cogliere ogni più sottile sfumatura delle personalità dei protagonisti. Alla 79° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, sezione Settimana della Critica.
Once were Rebels si presenta immediatamente come un lungometraggio ambivalente. Se, infatti, da un lato, i toni della commedia e del paradosso imperano per quasi tutta la durata del film, ecco che ben presto ne viene fuori un’analisi sui rapporti d’amore e famigliari, nonché sulle condizioni di vita di alcuni rifugiati provenienti dalla Russia, ricercati unicamente per aver tentato di difendere la propria libertà.