Rapportarsi all’amore – e, soprattutto, capire il vero significato dello stesso – non è affatto facile per Charlie e i suoi amici. Stesso discorso vale per l’erotismo, da loro considerato quasi un antidoto alla noia, ma che, di fatto, pervade con una pulsante, implicita tensione l’intero Beautiful Girl.
Il problema principale di un film come Ghosthunters – Gli Acchiappafantasmi, diretto da Tobi Baumann, è proprio questo: lo scadere, man mano che ci si avvicina al finale, nel patetico, con dialoghi eccessivamente forzati che vanno, così, a completare una sceneggiatura che, dopo tanti, tantissimi preamboli, trova una soluzione talmente semplificata da risultare pericolosamente frettolosa e decisamente raffazzonata.