In Half a Life di Nikolaus Leytner, di fianco a una chiara impostazione prettamente televisiva, vengono sollevate ben più complesse questioni morali riguardanti la rabbia, il rancore, un enorme dolore e, non per ultimo, uno straziante senso di colpa.
Con una messa in scena estremamente essenziale, Thomas Marschall è perfettamente riuscito a conferire al suo Ordinary Creatures un carattere surreale e decisamente straniante, grazie a personaggi ora inspiegabilmente muti e talmente inespressivi da apparire quasi ostili, fino a scene con una forte componente onirica.