Particolarmente curato nelle ambientazioni e sufficientemente attento per quanto riguarda i tormenti d’amore dei due giovani protagonisti, Mozart si distingue per una regia che, tuttavia, avrebbe necessitato di maggior vicinanza ai personaggi stessi, al fine di rendere al meglio i loro drammi interiori derivati dalle difficili scelte da compiere. In concorso al Festival di Cannes 1956.
L’ultimo Atto di Georg Wilhelm Pabst è il racconto della fine di un’epoca che, tuttavia, avrebbe provocato, anche a distanza di molti anni, numerose conseguenze. Sporadici momenti ironici servono ad attenuare la drammaticità degli eventi. Una particolare cura ed eleganza nella messa in scena rendono il tutto straordinariamente carico di pathos.
Follie nel Mondo, di fianco a una sceneggiatura piuttosto semplice e lineare, vede una messa in scena sì di impostazione prevalentemente teatrale, ma anche estremamente spettacolare, colorata e vivace, all’interno della quale eleganti figure si muovono davanti alla macchina da presa, per una serie di curate coreografie che riescono a creare un’equilibrata commistione di danza moderna e valzer viennese.