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Sicuramente tra le istituzioni viennesi più autentiche, dal 2002 il Metro Kinokulturhaus è anche la sede principale del Filmarchiv Austria che, dopo aver rilevato l’edificio, ne ha anche curato la ristrutturazione, continuando a essere tutt’oggi un punto di riferimento per la cinematografia austriaca, proponendo, tra le altre iniziative, anche mostre ed eventi.
Un luogo magico per scoprire e riscoprire il cinema del presente e del passato
La lunga notte dei musei di sabato 7 ottobre 2023 è stata l’occasione perfetta per poter tornare a visitare il Metro Kinokulturhaus, casa culturale del cinema, nonché tra le poche architetture cinematografiche ancora presenti a Vienna. Sito in una traversa della Kärntner Straße, poco distante dall’Opera, il cinema è un luogo di storia, cinematografica e più in generale culturale, vivo più che mai. Inoltre, dal 2002 il Metro Kinokulturhaus è anche la sede principale del Filmarchiv Austria che, dopo aver rilevato l’edificio, ne ha anche curato la ristrutturazione, continuando a essere tutt’oggi un punto di riferimento per la cinematografia austriaca, proponendo, tra le altre iniziative, anche mostre ed eventi molto interessanti.
Sicuramente tra le istituzioni viennesi più autentiche, il Metro Kinokulturhaus ha avuto, fin qui, un’esistenza tutto sommato tranquilla, fatta eccezione per le numerose trasformazioni e rigenerazioni alle quali è stato costretto ad andare incontro, tutte strettamente collegate ai tempi e alle correnti che hanno attraversato gli ultimi 200 anni circa. L’edificio sito in Johannesgasse 4 ha ospitato, per l’appunto, fin dal 1840 il locale di intrattenimento Elysium, divenuto poi un teatro vero e proprio. Le prime proiezioni cinematografiche aperte al pubblico sono invece datate 1896, solamente un anno dopo la geniale intuizione dei fratelli Lumière, inventori del proiettore cinematografico a Parigi.
L’arcinoto avvento del nazismo e la conseguente annessione dell’Austria al Terzo Reich, costrinse il Metro Kinokulturhaus all’ennesimo cambiamento, tornando a essere un teatro, stavolta di stampo comico, col nome di Komödie e sotto la direzione artistica di Leon Epp. Dopo una breve chiusura dovuta al secondo conflitto mondiale, l’allora teatro riaprì i battenti, stavolta col nome Die Insel; l’esperienza, destinata a durare una manciata di anni, sarà anche la penultima tappa, prima del definitivo approdo. Dal 1951, infatti, diventerà ufficialmente il Metro Kinokulturhaus, sotto l’egida di Kiba per quasi cinquant’anni, fino al 1999.
Il fulcro attorno al quale ruota la fervente attività del Metro Kinokulturhaus è la storica sala cinematografica del 1893, trasformata, come abbiamo visto, in teatro nel 1924. Rivestita completamente in legno e con gli interni decorati principalmente di rosso, è ancora oggi una delle più belle sale cinematografiche di tutta la città. La vera casa della cultura cinematografica, quella che dà il nome ufficiale al Metro Kinokulturhaus, è organizzata su due piani che sovrastano questa sala, resi tali dopo un grande lavoro di ampliamento degno dell’onore al quale è stato destinato.
Innumerevoli sono state, in questo senso, le esposizioni a tema “storia del cinema”, spesso in concomitanza con monografie e rassegne, una su tutte la prossima Viennale, in programma dal 19 al 31 ottobre 2023. A proposito della Viennale, menzione speciale va alla nuova sala da una cinquantina di posti, sita al primo piano e dedicata al produttore cinematografico austro-americano Eric Pleskow, presidente della United Artists ed anche del festival internazionale austriaco di cui sopra. Perfettamente in linea con lo spirito della città che rappresenta, anche il Metro Kinokulturhaus punta a una promozione dei film dal punto di vista storico, culturale e sociale, attingendo spesso e volentieri a pellicole piuttosto datate e, proprio per questo, meritevoli di essere riportate in auge e fatte conoscere alle nuove generazioni, la mia compresa, affamate e curiose più che mai. Evviva il Metro Kinokulturhaus! Evviva il cinema culturale!