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VIENNA ROSSA E IL MONDO DI MR. PIM

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A partire dagli anni Venti, in Russia si sperimentavano nuovi modi di messa in scena attraverso un uso innovativo del montaggio. Da tale fermento artistico fu influenzato anche il regista Franz Rossak nel realizzare Mr. Pim’s Trip to Europe. Il film era stato concepito come film di propaganda per il partito socialdemocratico della Vienna Rossa. Realtà e finzione, ma anche vecchio e nuovo si incontrano, qui, per dar vita a qualcosa di totalmente innovativo per l’epoca e con ben precise finalità.

Dalla Russia all’Austria

Come ben sappiamo, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale (e la conseguente fine dell’Impero Austro-ungarico), tra il 1918 e il 1934 Vienna fu governata per la prima volta da un regime a maggioranza socialdemocratica. Vienna Rossa – questo è il nome con cui viene indicato tale periodo storico – fu, dunque, un’epoca particolarmente significativa non soltanto per Vienna stessa, ma anche per tutta l’Austria. Di conseguenza, anche il cinema prese in questo periodo una determinata direzione, in seguito alla quale vennero realizzati alcuni film a carattere propagandistico (soprattutto in vista delle elezioni del 9 novembre 1930) che, al contempo, cercavano anche di fare tesoro di quanto realizzato negli anni recenti nel resto del mondo, al fine di dar vita a un nuovo modo di raccontare la realtà. Il più importante film realizzato, dunque, con tali finalità fu Mr. Pim’s Trip to Europe (Franz Rossak, 1930). Per comprendere meglio la sua importanza storica durante la Vienna Rossa (e non solo), occorre, però, fare un piccolo salto indietro nel tempo.

Ci troviamo, dunque, intorno alla metà degli anni Venti in Russia. Proprio in questo periodo, un nutrito gruppo di cineasti a cui faceva capo Lev Kuleshov, cercava di sperimentare nuove tecniche cinematografiche in cui ogni inquadratura, attraverso un sapiente montaggio, potesse acquisire ogni volta significati ben precisi a seconda delle immagini che la precedevano o che la seguivano. Il Montaggio delle Attrazioni, dunque, ebbe immediatamente una grande risonanza in tutto il mondo. Al contempo, Sergei Eisenstein ci insegnava come alcune inquadrature potessero semplicemente parlare da sé, senza bisogno di didascalia alcuna, grazie alla loro straordinaria potenza visiva.

Da tale fermento artistico, di conseguenza, fu influenzato anche il regista Franz Rossak nel realizzare Mr. Pim’s Trip to Europe. Il film, come già menzionato, era stato concepito come film di propaganda per il partito socialdemocratico. Realtà e finzione, ma anche vecchio e nuovo si incontrano, qui, per dar vita a qualcosa di totalmente innovativo per l’epoca e con ben precise finalità.

In tale occasione, dunque, viene messa in scena la storia di Elias Pim, redattore del News Chronicle di Springfield, il quale parte per un lungo Viaggio a Vienna (dove vive sua figlia) al fine di documentare i “danni” che il partito socialdemocratico aveva creato proprio durante la Vienna Rossa. Solito annotare sul suo taccuino tutto ciò che aveva modo di osservare durante la sua permanenza a Vienna, l’uomo si renderà ben presto conto di come, in realtà, un regime socialdemocratico sia la giusta soluzione per aiutare le famiglie meno abbienti (ulteriormente impoverite dalla recente guerra), per tutelare i lavoratori e per evitare che i datori di lavoro possano sfruttare i propri dipendenti.

In Mr. Pim’s Trip to Europe, le immagini e il montaggio svolgono, dunque, un ruolo decisamente centrale. Brevi scene di finzione ben si alternano a riprese documentaristiche (particolarmente d’impatto, in tal senso, la scena dello sciopero, sapientemente montata in modo ellittico). Un forte contrasto tra le idee iniziali di Mr. Pim e ciò che al contempo ci viene mostrato dalla macchina da presa fa da protagonista assoluto. Le immagini parlano da sé e lo spettatore sa bene come interpretare i fatti. Le importanti innovazioni del cinema russo erano state declinate in Austria in funzione della situazione politica dell’epoca e avevano dato vita a un nuovo modo di intendere la settima arte.

Bibliografia: Das tägliche Brennen: eine Geschichte des österreichischen Films von den Anfängen bis 1945, Elisabeth Büttner, Christian Dewald, Residenz Verlag

Info: la scheda di Mr. Pim’s Trip to Europe su iMDb