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Martedì 30 maggio ha avuto luogo, presso il Cinema Paradiso Baden, un evento decisamente degno di nota: il pianista Gerhard Gruber e l’attore Ralph Turnheim hanno effettuato tre piacevoli interpretazioni di Frankenstein, prodotto dagli Edison Studios nel 1910. Cinema Austriaco era presente. Di seguito il resoconto della serata a cura di Milo Salso.
Classici senza tempo
Ieri sera ho avuto la fortuna di poter assistere a uno spettacolo più unico che raro nel suo genere. Pardon, nei suoi generi. Al plurale. Teatro dell’evento è stato il suggestivo Cinema Paradiso di Baden, rinomata cittadina termale a 25 km circa da Vienna e l’occasione è stata tra le più suggestive del 2023. Davanti a una platea da tutto esaurito, due assoluti giganti del mestiere, il pianista del cinema muto Gerhard Gruber e il paroliere e attore Ralph Turnheim, hanno musicato la prima versione cinematografica assoluta di Frankenstein, datata 1910.
Uscito poco più di 200 anni fa, il romanzo gotico di Mary Shelley esercita da sempre un grande fascino, grazie soprattutto all’aver saputo mettere in prosa con grande maestria le paure e i timori della civiltà moderna. Ed è proprio sul sentimento di sgomento che gioca questo corto di 13 minuti targato Edison Studios, privo del sonoro ma dotato di grandissimo pathos. Essendo completamente muto, il lavoro del duo Gruber & Turnheim consiste nel “mettere in musica” il corto, reinterpretando il girato in tre modi diversi: tragedia, commedia e musical.
Armati di pianoforte e leggio d’ordinanza, Gruber & Turnheim si sono lanciati in tre diverse e appassionanti riletture, per una durata complessiva di circa 80 minuti (pausa compresa), dove la lirica, rigorosamente in rima, e l’improvvisazione del pianista, “fatta a orecchio e a sentimento, con un occhio allo schermo e uno al paroliere” hanno dato vita a un mostro di Frankenstein cupo, ma anche divertente e ballerino.
Premio Nestroy 2006 e autentica leggenda vivente, Gerhard Gruber ha dato nuova linfa vitale a più di 600 film muti, ergendosi ad assoluta autorità mondiale in materia. Personalmente, ho trovato di grande impatto il vedere la sua improvvisazione cogliendo solamente le dita, mosse con grande velocità e sicurezza, illuminate dalla luce dei tasti.
Unico narratore professionista, al mondo, di film muti in lingua tedesca, Ralph Turnheim vanta una lunga esperienza come attore e paroliere, istrionico e teatrale al punto da potersi permettere una riedizione di Stanlio e Ollio senza scivolare nel profano, anzi rendendoli due simpatici viennesi dei primi del ‘900.
L’alchimia tra i due interpreti, definiamoli pure maestri del loro genere, è incredibilmente performante e tutto il pubblico in sala, me compreso, non ha potuto far altro che spaventarsi, ridere a crepapelle e ondeggiare con il capo a tempo, quando lo spettacolo è passato da tragedia gotica, a cabaret viennese a, infine, musical da varietà del sabato sera. Si può affermare con assoluta convinzione che i due abbiano creato un vero e proprio nuovo genere, atto sia a riportare in vita capolavori slapstick e i grandi classici del cinema muto, ma anche a far conoscere ai più autentiche pietre miliari troppo lontane dai giorni nostri, dando sempre il giusto tributo agli interpreti originali (a quei tempi non accreditati, in quanto era lo studio di produzione la vera star) con aneddoti e citazioni interessanti.
“Sarà orribile, sarà divertente, sarà indimenticabile” aveva annunciato lo stesso Turnheim, in sede di presentazione. Tutto vero. È stato orribile, è stato divertente, è stato incredibilmente indimenticabile.