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di Ignaz Reinthaler
voto: 7.5
In Osijek zur Zeit der Österreichisch-Ungarischen Monarchie la macchina da presa di Ignaz Reinthaler si concentra principalmente sull’individuo, sull’essere umano, ponendosi all’altezza dello stesso, dedicando, al contempo, pochissimo spazio alle panoramiche sulla città e alla valorizzazione dei luoghi rappresentati.
Dall’Austria alla Croazia
Un documentario come il presente Osijek zur Zeit der Österreichisch-Ungarischen Monarchie è un prodotto particolarmente interessante all’interno della produzione cinematografica austriaca delle origini. E per comprendere al meglio il suo significato, occorre prima fare una piccola digressione.
Quando torniamo con la mente ai pionieri del cinema austriaco, non possiamo non ricordare la straordinaria figura di Louise Kolm-Fleck, fondatrice della prima casa di produzione ufficiale in Austria, nonché seconda regista donna della storia del cinema. Eppure, al giorno d’oggi, sono in pochi a ricordare il nome di Ignaz Reinthaler, il quale – proveniente dai Balcani – trasferì la sua casa di produzione in Austria già negli anni Dieci e, nel corso della sua lunga e prolifica carriera, realizzò numerosi documentari atti a testimoniare la vita non solo dell’Austria stessa, ma anche delle numerose altre terre dell’Impero.
Tra i lavori da lui realizzati, dunque, v’è anche il presente Osijek zur Zeit der Österreichisch-Ungarischen Monarchie (tradotto letteralmente:”Osijek ai tempi della monarchia austro-ungarica”), realizzato nel 1913 e riproposto recentemente al pubblico dal Filmarchiv Austria (che ha acquistato i diritti dei lavori di Reinthaler nel 1998), in occasione della rassegna online Kino auf Sommerfrische.
Il presente documentario, dunque, ci mostra alcuni aspetti del quotidiano nella cittadina croata di Osijek, appunto, dove particolare attenzione è dedicata soprattutto ai suoi abitanti e a piccoli rituali e manifestazioni religiose. Mentre, infatti, il documentario si apre con il primo piano dell’ingresso di un piccolo negozio, ben presto vediamo diverse persone atte a passeggiare per i viali del parco, fino ad assistere alle celebrazioni in occasione della Pentecoste e a un gruppo di bambine che festeggiano la loro prima comunione.
Interessante notare, all’interno del presente Osijek zur Zeit der Österreichisch-Ungarischen Monarchie, come la macchina da presa di Ignaz Reinthaler si concentri principalmente sull’individuo, sull’essere umano, ponendosi all’altezza dello stesso e dedicando, al contempo, pochissimo spazio alle panoramiche sulla città e alla valorizzazione dei luoghi rappresentati.
Un approccio del genere si discosta fortemente dalla maggior parte dei documentari a scopo turistico girati in Austria fin dai primi del Novecento, dove, per contro, erano i paesaggi i veri e propri protagonisti delle pellicole, mentre l’essere umano era considerato quasi alla stregua di un elemento transitorio, che altro non poteva fare che ammirare le bellezze naturali con fare estremamente riverente.
Ma Ignaz Reinthaler aveva, di fatto, un modo tutto suo di concepire il cinema. E il suo sguardo lucido e attento ha saputo regalarci dei veri e propri gioielli all’interno della produzione cinematografica austriaca, molti dei quali, al giorno d’oggi, sono andati purtroppo perduti. Ma quello che ci è arrivato, al contempo, mantiene intatto il suo fascino anche a distanza di più di un secolo.
Titolo originale: Osijek zur Zeit der Österreichisch-Ungarischen Monarchie
Regia: Ignaz Reinthaler
Paese/anno: Austria, Croazia / 1913
Durata: 18’
Genere: documentario
Sceneggiatura: Ignaz Reinthaler
Fotografia: Ignaz Reinthaler
Produzione: Ignaz Reinthaler