I film Die Schreckentage von Wien di Rudi Mayer e Ottobre di Sergei Eisenstein trattano due argomenti simili, ma ci appaiono, al contempo, del tutto antitetici per quanto riguarda l’approccio registico scelto. Mentre nel film di Mayer, infatti, la Rivolta di luglio ci mostra sostanzialmente come una protesta abbia causato ingenti danni alla città, il film di Eisenstein mette in primo piano i bisogni dei cittadini.
The Klezmer Project non è soltanto un documentario sui più importanti musicisti klezmer dei giorni nostri. Questo interessante lavoro di Leandro Koch e Paloma Schachmann non è nemmeno semplicemente una storia d’amore tra due ragazzi che scoprono pian piano di avere molti più interessi in comune di quanto inizialmente possa sembrare. Ciò davanti a cui ci troviamo è un prodotto ibrido, sfaccettato ed estremamente vivo e variopinto. Alla Berlinale 2023.
Dettagli di mani che scrivono o che disegnano sopracciglia sui volti di bambine, ma anche occhi stanchi, sguardi che fissano il vuoto e volti pensierosi che cercano di elaborare ferite del passato diventano, in Anqa, i protagonisti assoluti. Alla Berlinale 2023.
Stams è l’immagine di un mondo fatto di sogni, di timori, di speranze. L’immagine non di una, ma di tante storie di giovani che hanno scelto una strada tutt’altro che facile, ma che vogliono disperatamente vivere appieno tutto quello che la vita ha loro da offrire. Alla Berlinale 2023.
Curatissimo e piuttosto originale nei costumi, con un ottimo cast e con location che sembrano quasi appartenere a dimensioni incantate, Sisi & I di Frauke Finsterwalder è decisamente la versione più “femminista” di tutti i lungometraggi dedicati a Elisabetta d’Austria. Alla Berlinale 2023.
Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert si sviluppa su due livelli temporali: da un lato assistiamo al primo incontro tra la protagonista e Frisch, alla loro storia d’amore tossica e alla loro separazione, dall’altro, contemporaneamente, vediamo la donna finalmente libera, che cerca di curare le proprie ferite emotive attraverso un lungo viaggio nel deserto. La donna prima della scrittrice. Attraverso la donna, viene fuori la scrittrice. Alla Berlinale 2023.
In De Facto non v’è bisogno di complesse scenografie, di materiali d’archivio, di molti attori o della ricostruzione sul set di determinati eventi storici. La regista, al contrario, punta tutto sulla semplicità e sull’essenziale, optando per una messa in scena ben studiata e fortemente minimalista, che, tuttavia, riesce perfettamente nei propri intenti.
The Beast in the Jungle è un’opera estremamente raffinata, dove immagini quasi sfocate di tempi passati ben si contrappongono alle luci ora soffuse, ora psichedeliche e agli stravaganti costumi dei protagonisti. Immagini e musica si incontrano e non si lasciano praticamente mai. Alla Berlinale 2023.
Presentazione della Berlinale 2023. La 73° edizione del Festival di Berlino dal 16 al 26 febbraio 2023.
Nell’ambito dell’inaugurazione del festival, il 21 marzo, la Diagonale’23 assegnerà per la sedicesima volta il Großer Diagonale Schauspielpreis per i servizi resi alla cultura cinematografica austriaca. La Diagonale è lieta di annunciare che il premio di quest’anno va alla leggendaria attrice Margarethe Tiesel. L’attrice di teatro, cinema e televisione riceverà personalmente il premio – un’opera d’arte di Xenia Hausner – a Graz.