In Mister Karl il regista Kurt Mayer ha optato per un approccio classico, che, in questo caso, si rivela un’ottima soluzione. Un approccio classico e una struttura ellittica che punta innanzitutto a commuovere il pubblico e a omaggiare il grande Karlheinz Böhm, la sua carriera, la sua straordinaria generosità.
L’Amore di una grande Regina non vuole a tutti i costi riportare fedelmente i primi anni di regno della regina Vittoria. Lo scopo principale di Marischka – e di Sil-Vara prima di lui – è quello di intrattenere il pubblico, di farlo commuovere e di farlo sognare con una storia d’amore di impostazione prettamente classica.
I buoni sentimenti e le storie a lieto fine, si sa, sono sempre graditi. Soprattutto in periodo natalizio. E anche se Das Glück ist ein Vogerl non brilla per particolari trovate o virtuosismi registici, funziona soprattutto per le ottime performance dell’intero cast.
Se il personaggio dell’Arciduchessa Sofia, il peggior incubo della giovane Sissi/Romy Schneider è diventato talmente iconico e indimenticabile, merito è soprattutto dell’ottima Vilma Degischer, che grazie (anche) al suo aspetto così algido e apparentemente severo si è rivelata l’interprete adatta a impersonare la madre dell’Imperatore Francesco Giuseppe.
Prater di Ulrike Ottinger è un giro sulle montagne russe, una corsa sui suoi numerosi caroselli, una vera e propria esperienza visiva. Passato e presente si incontrano, si “scontrano” si fondono in un’unica realtà.
Tales from the Vienna Woods è ambientato nei primi anni Trenta, ma racconta una storia che potrebbe accadere oggi, come domani. Due teatranti introducono al pubblico le vicende dei protagonisti presso i giardini del Belvedere. La macchina da presa di Maximilian Schell ci mostra subito dopo un uomo di spalle che si allontana al tramonto. Un’immagine che ricorrerà spesso all’interno del lungometraggio insieme a numerosi totali e panoramiche necessari al fine di mantenere un certo distacco.
Aiuto, ho ristretto i miei Amici! si ispira chiaramente all’ormai cult Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi. Ma se i nostalgici di tale pellicola – così come dei gloriosi anni Ottanta – sperano di rivivere le stesse sensazioni provate durante la visione del film di Joe Johnston, le loro aspettative verranno inevitabilmente deluse.
La Diagonale’22, il Festival del Cinema Austriaco, si svolgerà dal 5 al 10 aprile 2022 e per la 25° volta a Graz. L’edizione è prevista come un evento in presenza.
Il 18 aprile 2021 il critico cinematografico, curatore e storico del cinema Amos Vogel avrebbe compiuto cento anni. A tal proposito, l’Österreichisches Filmmuseum in collaborazione con la Viennale ha organizzato la retrospettiva Amos Vogel – Film as a subversive Art, che prende il titolo dall’omonimo libro scritto dall’autore nel 1974. Il cinema da lui approfondito è un cinema considerato “diverso”, realizzato da cineasti desiderosi di “liberarsi” dai dettami delle grandi case di produzione e che difficilmente avrebbero ottenuto l’attenzione che meritavano.
The School of magical Animals diverte, ma non troppo, appassiona, ma non troppo. E, in questo modo, rischia pericolosamente di finire nel dimenticatoio già poco tempo dopo la sua uscita in sala.