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di Michael Kreihsl
voto: 7.5
Tutto è possibile in Charms Zwischenfälle. Il susseguirsi degli eventi sembra non seguire alcuna logica e ciò che ne viene fuori sono numerose situazioni paradossali fortemente kafkiane.
Inspiegabili eventi
Correva l’anno 1996 quando l’ormai acclamato regista Michael Kreihsl realizzava finalmente il suo primo lungometraggio cinematografico. Un esordio particolarmente interessante e coraggioso. Con questa sua opera, infatti, il cineasta si è liberamente ispirato alla breve vita del poeta russo Daniil Charms (1905 – 1942) conferendo al suo film un carattere piacevolmente surreale e un gradito umorismo nero. Così, dunque, ha preso vita il lungometraggio Charms Zwischenfälle: una serie di piccole storie tutte collegate tra loro che si sviluppano principalmente intorno a un unico protagonista.
Lo scrittore Daniil Juvacev (impersonato dall’ottimo Johannes Silberschneider) vive da solo in un grande condominio. Egli ha costantemente bisogno di soldi e non ha fortuna con le donne. I suoi vicini di casa entrano continuamente in casa sua e la moglie di uno di loro cerca addirittura di sedurlo causando non poche conseguenze. Al contempo, un bizzarro insegnante parla costantemente di argomenti astrusi, misteriosi musicisti che ricordano quasi un film di Federico Fellini compaiono dal nulla e un uomo ruba e rivende burro a sé stesso.
Tutto è possibile in Charms Zwischenfälle. Il susseguirsi degli eventi sembra non seguire alcuna logica e ciò che ne viene fuori sono numerose situazioni paradossali fortemente kafkiane. Il protagonista ci sembra fin da subito decisamente spaesato e, proprio come lui, anche lo spettatore fatica inizialmente a comprendere cosa stia accadendo. Eppure è proprio questa sensazione di spaesamento che il regista ha voluto trasmettere fin da subito.
Ci troviamo nella Russia degli anni Quaranta. La Seconda Guerra Mondiale ha cambiato per sempre la vita delle persone e nulla sembra avere più senso. Quale occasione migliore, dunque, per conferire un tocco fortemente surreale all’intero film? Durante concerti la gente si addormenta, inspiegabilmente dalle bocche dei personaggi vengono fuori piccoli martelli, Daniil Juvacev riesce perfettamente a prevedere le azioni di una sua vicina di casa intenta a truccarsi prima di incontrare il proprio amante. Ciò che accade diverte e disorienta e, allo stesso tempo, riesce perfettamente a rendere l’idea di un determinato periodo storico, grazie anche ad ambientazioni perfettamente ricostruite e a una luce prevalentemente cupa che contribuisce ad accentuare uno strano senso di claustrofobia.
Charms Zwischenfälle si è rivelato un film coraggioso, spiazzante, meravigliosamente folle e anche piuttosto rischioso, data la forte probabilità di andare fuori strada nel momento in cui ci si rapporta a un lungometraggio del genere. Un lungometraggio da cui non si sa mai cosa aspettarsi, che espone una chiara tesi, ma che lo fa in modo del tutto anticonvenzionale. Michael Kreihsl si è rivelato immediatamente un regista particolarmente degno di nota e anche se nel corso degli anni non sempre ha realizzato opere perfette o di simile rilevanza, si è comunque rivelato un cineasta perfettamente in grado di rapportarsi a ogni qualsivoglia genere cinematografico. E grazie a questo suo sorprendente esordio è riuscito finalmente ad affermarsi all’interno del già ricco e variegato panorama cinematografico austriaco.
Titolo originale: Charms Zwischenfälle
Regia: Michael Kreihsl
Paese/anno: Austria / 1996
Durata: 85’
Genere: surreale, grottesco, commedia
Cast: Johannes Silberschneider, Wolfgang Hübsch, Ela Piplits, Elzbieta Czyzewska, Ulrich Tukur, Roswitha Soukup, Justus Neumann, Karl Ferdinand Kratzl, Johann Adam Oest, Barbara de Koy, Michael Haneke, Markus Hering
Sceneggiatura: Michael Kreihsl, Daniil Charms
Fotografia: Oliver Bokelberg
Produzione: Wega Film