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DER BALL

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di Ulrich Seidl

voto: 7.5

Grande assente alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Ulrich Seidl è un regista da cui ci si aspetta molto. Persino quando si tratta di vedere uno dei suoi primi film. E infatti, anche nel caso di Der Ball – realizzato nel 1982 – il grottesco e il ridicolo che si evincono dalle immagini che ci vengono mostrate divengono immediatamente i protagonisti assoluti.

Il grande evento

Uno dei film maggiormente attesi alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – ma che, purtroppo, anche quest’anno non è stato selezionato – è indubbiamente Wicked Games, ultimo lungometraggio realizzato dal controverso e talentuoso Ulrich Seidl, che proprio al Lido, nel 2001, è riuscito ad affermarsi sul panorama cinematografico internazionale grazie al lungometraggio Canicola. Eppure, il cineasta ha iniziato a realizzare film molti e molti anni prima. E fin dalle sue prime opere ha rivelato un approccio registico del tutto personale e innovativo e uno sguardo critico, a volte “crudele”, ma anche estremamente ironico e intelligente. Questo è anche il caso, ad esempio, del documentario Der Ball, realizzato nel 1982 e ambientato a Horn, nella Bassa Austria, la città natale del regista.

Der Ball, dunque, racconta uno dei più importanti avvenimenti che ogni anno hanno luogo proprio a Horn: il ballo studentesco del liceo della città. Il sindaco, le autorità e, soprattutto, studenti e insegnanti sono in fermento già molto tempo prima che l’evento stesso abbia luogo. E questo, infatti, sembra subito essere l’unico avvenimento degno di nota nella cittadina, un luogo che altrimenti assumerebbe quasi l’aspetto di una città-fantasma, di un non-luogo.

Con una precisa struttura ellittica, dunque, vediamo in apertura e in chiusura del film le strade della città deserta. Ciò rende perfettamente l’idea della quotidianità a Horn. Seidl, tuttavia, ci mostra in contemporanea una ben diversa realtà. In vista del ballo della scuola, ognuno sembra finalmente avere uno scopo: giovani studentesse vanno dalla parrucchiera, dall’estetista, provano decine di vestiti e si sentono emozionate come se quasi dovessero sposarsi. Alcuni ragazzi timidi e impacciati provano uno smoking davanti allo specchio. Nel frattempo, il preside della scuola racconta orgoglioso davanti alla telecamera quanto ciò che ognuno di loro sta organizzando sia importante sia per gli studenti che per l’intera città.

Ovviamente Ulrich Seidl non si è semplicemente limitato a documentare l’evento. Da Ulrich Seidl ci si aspetta sempre molto di più, persino quando si tratta di vedere uno dei suoi primi film. E infatti, anche in questo caso, il grottesco e il ridicolo che si evincono dalle immagini che ci vengono mostrate divengono immediatamente i protagonisti assoluti. La macchina da presa è in questa occasione più agile, meno fissa. L’estetica tipica del cineasta è molto meno marcata. Eppure il cinema di Ulrich Seidl c’è. E si fa sentire immediatamente forte e chiaro con tutta la sua potenza visiva e comunicativa.

Immagini di studenti che si accingono eccessivamente rigidi a iniziare le danze fa da contrappunto alla vitalità dei giovani di cui spesso si parla. Allo stesso modo, gli adulti che ballano goffi e divertiti Il Ballo del Qua Qua hanno inconsapevolmente sullo spettatore un effetto esilarante. Nessuno riesce a prendere sul serio insegnanti e politici che decantano le lodi di questo tanto pomposo quanto grottesco evento. E Ulrich Seidl, da buon osservatore della realtà, ha saputo cogliere appieno l’essenza di tutto ciò, rivelandosi immediatamente un nome particolarmente degno di nota nel panorama cinematografico austriaco.

Decisamente meno entusiasti della realizzazione di questo sagace e divertente Der Ball sono stati proprio gli abitanti di Horn. Addirittura, dopo la realizzazione del film, Seidl è stato allontanato per sempre dalla suddetta scuola. Ma questo, tuttavia, sarebbe stato solo l’inizio di una serie di controversie e di una lunga e brillante carriera.

Titolo originale: Der Ball
Regia: Ulrich Seidl
Paese/anno: Austria / 1982
Durata: 50’
Genere: documentario
Sceneggiatura: Ulrich Seidl
Fotografia: Susanne Meitz, Hermann Dunzendorfer
Produzione: Filmakademie Wien

Info: la scheda di Der Ball sul sito di Ulrich Seidl; la scheda di Der Ball su iMDb