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Nel frattempo, in quel di Graz…
Ed eccoci qui! A pochi giorni dall’inizio di un progetto come “Cinema Austriaco”, ecco che – entusiasti e sicuramente anche un po’ emozionati – ci accingiamo a seguire passo passo uno dei festival più importanti di tutta l’Austria: la Diagonale 2019.
La presente manifestazione – che, quest’anno, per il ventiduesimo anni consecutivo si svolgerà all’interno della pittoresca cornice della città di Graz – è uno dei più completi e variegati festival incentrati esclusivamente sul cinema austriaco e, in questa sua edizione del 2019, avrà luogo dal 19 al 24 marzo.
Se, infatti, dopo un’apertura che vede come lungometraggio prescelto The Ground beneath my Feet di Marie Kreutzer (già in concorso alla 69° Berlinale), vi sono, di fianco a lavori prodotti esclusivamente durante il 2018 e il 2019, altrettante interessanti sezioni collaterali, con tanto di incontri, dibattiti e approfondimenti.
All’interno della ricca selezione ufficiale, particolari aspettative stanno sollevando lungometraggi come Angelo di Markus Schleinzer, l’attualissimo Chaos, di Sara Fattahi, il riuscito horror del 2018 The Dark, per la regia di Justin P. Lange e Klemens Hufnagl, The Children of the Dead (anch’esso presente a Berlino), diretto da Kelly Copper e Pavol Liska, nonché prodotto da Ulrich Seidl, To the Night di Peter Brunner e la mini serie M – Eine Stadt sucht einen Mörder (remake ambientato a Vienna del capolavoro di Fritz Lang M – Il Mostro di Düsseldorf), giusto per fare alcuni nomi.
Eppure, come si può ben intuire dalla grande varietà di sezioni presenti, il cinema contemporaneo non è, all’interno della Diagonale 2019, l’unico a essere preso in considerazione. E così, di fianco a personali dedicate al grande attore Hanno Pöschl o al regista Ludwig Wüst, vi è anche un piccolo ma prezioso film dedicato esclusivamente al mondo dei giovani e giovanissimi – ma assolutamente godibile anche per i meno giovani – ossia The three Postal Robbers, fortunato lungometraggio per la TV del 1998, firmato Andreas Prochaska.
Troppo poco per un festival cinematografico? Assolutamente no. Infatti, la cosa non finisce qui e, a tal proposito, non possiamo non menzionare un’interessantissima sezione dedicata esclusivamente al cinema del passato e ai capolavori che hanno fatto la storia del cinema austriaco, tra cui possiamo trovare una delle vere e proprie pietre miliari della storia del cinema, ossia The Ancestress (Die Ahnfrau) per la regia, nel 1919, dei pionieri del cinema austriaco Louise Kholm-Fleck e Jakob Fleck, Maskerade di Willi Forst (1934) e, non per ultimo, Models, diretto nel 1998 da Ulrich Seidl.
In poche parole, sei giorni di pura full immersion in un cinema che ha tanto, tantissimo da offrire, per una Diagonale 2019 che si preannuncia più che mai ricca di belle sorprese.
Certo è che, se si riuscisse a prendere parte a ogni singola proiezione del festival, la situazione sarebbe davvero ideale. Ad avere il dono dell’ubiquità…
Di seguito, i lungometraggi presentati in occasione della Diagonale 2019.