Stams è l’immagine di un mondo fatto di sogni, di timori, di speranze. L’immagine non di una, ma di tante storie di giovani che hanno scelto una strada tutt’altro che facile, ma che vogliono disperatamente vivere appieno tutto quello che la vita ha loro da offrire. Alla Berlinale 2023.
Un forte contrasto interiore è il vero fulcro di Sparta. Ewald ride quando gioca con i bambini. Lentamente, però, la sua risata si trasforma in un pianto. Un pianto che nessuno nota, che trova sfogo soltanto all’interno di una macchina o nella casa di riposo dove si trova suo padre. Sottili sfumature e cambi di registro che dicono più di mille parole. Ulrich Seidl (e l’ottimo Georg Friedrich) rendono alla perfezione tutto ciò e ci mostrano come il protagonista sia in realtà l’unica vera vittima delle sue stesse debolezze. Alla Viennale 2022.
Pur trattandosi di un’opera prima, Eismayer denota innanzitutto una grande maturità registica e una mai scontata capacità di indagare nell’animo umano, riuscendo a cogliere ogni più sottile sfumatura delle personalità dei protagonisti. Alla 79° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, sezione Settimana della Critica.
In Stories from the Sea di Jola Wieczorek ci vengono raccontate tante, diverse storie con una particolare sensibilità e uno spiccato lirismo. La macchina da presa della regista ci regala immagini di grande impatto rese ancora più preziose e senza tempo da un elegante bianco e nero. Alla Viennale 2021.
Nobadi, terza regia dell’attore Karl Markovics, ha tutto il sapore di una storia senza tempo, di una storia universale, pregna di un forte simbolismo e all’interno della quale i due bravi protagonisti sono costretti inevitabilmente a fare i conti con loro stessi e con i loro difficili vissuti. Il tutto per un lavoro di straordinaria maturità artistica.