Fotografia: Klemens Hufnagl

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DE FACTO

In De Facto non v’è bisogno di complesse scenografie, di materiali d’archivio, di molti attori o della ricostruzione sul set di determinati eventi storici. La regista, al contrario, punta tutto sulla semplicità e sull’essenziale, optando per una messa in scena ben studiata e fortemente minimalista, che, tuttavia, riesce perfettamente nei propri intenti.

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MACONDO

In Macondo sono molteplici le tematiche tirate in ballo. Se, da un lato, vediamo il problema dell’integrazione della famiglia di Ramasan all’interno della società austriaca, ecco che il focus lentamente si sposta sul dramma personale del giovane protagonista, sul bisogno di appartenenza a qualcosa di stabile e rassicurante – come può essere, in questo caso, la famiglia – e sul desiderio di scoprire la verità circa un passato di cui si sa ancora troppo poco.

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MOVEMENTS OF A NEARBY MOUNTAIN

Movements of a Nearby Mountan (titolo originale: Bewegungen eines nahen Bergs) – per la regia di Sebastian Brameshuber, colpisce immediatamente per il suo approccio sì iperrealistico, ma che, allo stesso tempo, unisce sapientemente passato e presente, realtà e leggende, materiale e spirituale. Il tutto per un prodotto che si distingue immediatamente per il suo delicato lirismo e per un sapiente lavoro di sottrazione.