Quando pensiamo a Magda Schneider, non possiamo fare a meno di pensare alla stessa come alla mamma di Romy Schneider. Eppure, malgrado il carattere deciso e autoritario di sua madre e malgrado il rapporto non sempre facile con la stessa, non sappiamo se, senza di lei, Romy Schneider sarebbe diventata la Romy Schneider che tutti noi abbiamo apprezzato e amato. Ma chi era, di fatto, Magda Schneider?
In occasione della Viennale 2019, la regista Anja Salomonowitz ha presentato il documentario sperimentale This Movie is a Gift, dedicato all’artista Daniel Spoerri e incentrato in modo particolare sul suo lavoro e sulle sue opere, interamente realizzate con oggetti di uso comune non più utilizzati. Cinema Austriaco ha avuto modo di fare quattro chiacchiere con lei e di farsi raccontare qualcosa in più circa questo suo ultimo lungometraggio e la sua importante carriera. Intervista a cura di Marina Pavido.
In occasione della Viennale 2019, i registi Elsa Kremser e Levin Peter hanno presentato il documentario Space Dogs, primo lavoro prodotto dalla Raumzeit Filmproduktion, da loro stessi fondata. Cinema Austriaco ha avuto modo di fare quattro chiacchiere con loro e di farsi raccontare qualcosa in più circa questo loro importante lungometraggio e la loro carriera di registi e produttori. Intervista a cura di Marina Pavido.
Il 2 novembre 2019 ci ha lasciato il maestro Gustav Deutsch. Considerato tra i nomi maggiormente in vista per quanto riguarda il cinema d’avanguardia austriaco, lo stesso si è dedicato alla settima arte per quasi quarant’anni, tracciando, complessivamente, un enorme affresco della società austriaca e mondiale, contemporanea e del passato, grazie anche a un copioso utilizzo di filmati amatoriali e di repertorio.
A breve prenderà il via la tanto attesa Viennale 2019, al giorno d’oggi il festival cinematografico non competitivo più importante di tutta l’Austria. E se, oggi come oggi, la città di Vienna può vantare il prestigio di questo piccolo grande festival tanto amato da tutti i viennesi (e non solo) il merito è anche di Hans Hurch, storico direttore artistico, che ha ricoperto la sua carica dal 1997 fino alla sua improvvisa scomparsa, nel 2017. Ma chi era, di fatto, Hans Hurch?
Entrato di diritto a far parte dell’immaginario collettivo, paragonato a interpreti come Klaus Kinski o Udo Kier, non ha mai voluto rivelare molto della sua vita, l’attore austriaco Reggie Nalder. Se, infatti, il suo volto è rimasto impresso nella memoria collettiva, la vita di questo versatile interprete è sempre stata avvolta in un’aura di mistero. Ma chi era, di fatto, il mitico Reggie Nalder?
Georg Wilhelm Pabst non lavorò pressoché mai in Austria. Eppure, le influenze della sua patria d’origine si sono sempre fatte sentire forti e chiare all’interno della sua poetica, in modo particolare per quanto riguarda il suo essere sfacciatamente spregiudicata, costantemente in bilico tra il desiderio di rinnovarsi e il forte decadentismo, vero e proprio marchio di fabbrica di gran parte della produzione culturale austriaca.
Il cabaret in Austria è un’arte molto più diffusa di quanto si pensi, nata con precise finalità politiche e sociali, la quale, ancora al giorno d’oggi, continua ad avere una forte rilevanza su tutto il territorio nazionale, oltre a influenzare, a suo modo, anche la settima arte stessa. Ma, di fatto, quando nasce di preciso il cabaret in Austria?
Nella giornata di lunedì 2 settembre è stato assegnato – nel corso della 76° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – il Leone d’Oro alla Carriera a Julie Andrews. E se pensiamo a un lungometraggio diventato ormai cult per cui associamo la figura di Julie Andrews all’Austria, esso è il mitico Tutti insieme appassionatamente, realizzato nel 1965 da Robert Wise. Una storia, la presente, ispirata a personaggi realmente esistiti. Ma chi era, in realtà, la famiglia von Trapp?
Uno dei volti simbolo del cinema che ci parla della Seconda Guerra Mondiale e del nazismo. Un attore poliedrico, per un talento fuori dal comune che lo ha portato anche ad affermarsi come stimato regista e musicista di successo. E pensare che, inizialmente, l’arte non sarebbe dovuta essere il suo mestiere. Eppure Maximilian Schell non ci ha messo molto tempo a dare prova di tutto il suo valore.