L’ultimo Atto di Georg Wilhelm Pabst è il racconto della fine di un’epoca che, tuttavia, avrebbe provocato, anche a distanza di molti anni, numerose conseguenze. Sporadici momenti ironici servono ad attenuare la drammaticità degli eventi. Una particolare cura ed eleganza nella messa in scena rendono il tutto straordinariamente carico di pathos.
L’Amore di una grande Regina non vuole a tutti i costi riportare fedelmente i primi anni di regno della regina Vittoria. Lo scopo principale di Marischka – e di Sil-Vara prima di lui – è quello di intrattenere il pubblico, di farlo commuovere e di farlo sognare con una storia d’amore di impostazione prettamente classica.
Tales from the Vienna Woods è ambientato nei primi anni Trenta, ma racconta una storia che potrebbe accadere oggi, come domani. Due teatranti introducono al pubblico le vicende dei protagonisti presso i giardini del Belvedere. La macchina da presa di Maximilian Schell ci mostra subito dopo un uomo di spalle che si allontana al tramonto. Un’immagine che ricorrerà spesso all’interno del lungometraggio insieme a numerosi totali e panoramiche necessari al fine di mantenere un certo distacco.
Minderjärige klagen an, pur mantenendo, in parte, gli intenti originari dell’ottimo Asphalt di Harald Röbbeling (trattandosi, di fatto, di una sua rielaborazione molto più “edulcorata”) risulta assai più debole, assai meno incisivo dell’originale e decisamente maldestro e traballante, con tanto di cornice che ci appare quasi posticcia, al punto da renderlo complessivamente poco credibile.
Asphalt prende spunto da alcune storie realmente accadute e si avvale di una messa in scena che ricorda da vicino proprio il Neorealismo. E così, ne è venuto fuori un film suddiviso in cinque episodi, incredibilmente razionale nella sua irrazionalità. Un film che si schiera apertamente contro la guerra e che – sebbene quest’ultima sia ormai finita da molti anni – punta il dito direttamente contro una società ipocrita e perbenista.
Alibi per un Assassino, per la regia di Alfred Vohrer, è un accattivante giallo, il quale, girato interamente a Vienna, si avvale di una messa in scena ibrida, dal gradito sapore internazionale e dal retrogusto (non troppo) velatamente femminista, sebbene al suo interno presenti anche qualche piccola e (non sempre) comprensibile ingenuità di base.