In questo suo importante La Primavera di Christine Mirjam Unger ha fatto in modo che tutto si sviluppasse su due distinti livelli: da un lato ci sono la guerra, la povertà, la città distrutta e l’esercito. Dall’altro c’è Christl con la sua curiosità nei confronti del mondo e la sua gioia di vivere.
Nel film Sargnagel – diretto da Sabine Hiebler e Gerhard Ertl – non si sa mai dove finisca la finzione e dove inizi la realtà. Si tratta di un semplice lungometraggio? Di un documentario? Probabilmente entrambe le cose. O forse nessuna delle due? Alla Diagonale 2021.
A metà strada tra il cinema di Catherine Breillat e quello di Arnaud Desplechin, Lovecut sente molto l’influenza del cinema francese, ma, allo stesso tempo, riesce a creare una dimensione del tutto intima e personale in cui, all’interno di una riuscita struttura corale, v’è una profonda e mai banale indagine psicologica di ognuno dei giovani protagonisti.