Colpisce nel segno, New Tales of Franz. E lo fa con una durata minima e un montaggio accattivante, portando sugli schermi un compendio di amicizia, coraggio e coerenza sicuramente educativo e pedagogico per il pubblico per il quale è stato pensato.
In Who is afraid of Hitler’s Town? il regista Günter Schweiger racconta una storia controversa, usando tanti, forse troppi, punti di vista. DI conseguenza, le possibili linee narrative di sicuro interesse, purtroppo eccessivamente esili, non danno la possibilità di una riflessione o analisi più profonda.
In The Theory of Everything sono gli ambienti stessi a svolgere un ruolo centrale. Ambienti in cui ci si perde, in cui le persone scompaiono misteriosamente, in cui vengono rinvenuti cadaveri brutalmente uccisi. Ambienti ulteriormente valorizzati da una fotografia perfetta e visivamente accattivante, che ben sa sfruttare i contrasti tra bianco e nero e luci e ombre, seguendo fedelmente i canoni dell’Espressionismo. In concorso all’80° Mostra del Cinema di Venezia.
Girato in Carinzia, Keinen Schritt zurück! è un sincero film indipendente che ci mostra innanzitutto come ogni guerra sia finalizzata soltanto ad arricchire i governi e come determinate dinamiche siano, nonostante il passare degli anni, sempre tristemente attuali.
In Vista Mare tutto ci viene mostrato “da dietro le quinte”. I lavoratori sono i grandi protagonisti di questo interessante documentario di Julia Gutweniger e Florian Kofler. Inquadrature perfettamente statiche – veri e propri quadri che, nell’insieme, creano un’armonia visivamente accattivante – si sono rivelate la giusta soluzione per mostrarci una realtà solo apparentemente idilliaca. Al Locarno Film Festival 2023.
Farsi strada nel mondo della cucina, alla ricerca del proprio posto nel mondo. L’ipotetica tag-line del documentario She Chef potrebbe essere questa, sintetizzando il percorso formativo che Agnes Karrasch, 25enne austriaca, decide di intraprendere per coronare il suo sogno.
Club Zero è un lungometraggio spietatamente sincero, rigorosissimo nella sua messa in scena, che vede in una tagliente ironia il suo mood ideale. L’immagine della società qui rappresentata ha i colori netti e vividi di un mondo in cui non sono ammesse le mezze misure. Proprio come nel cinema della Hausner, che di questo mondo, ormai da anni, sta analizzando minuziosamente ogni singolo aspetto. In concorso al Festival di Cannes 2023.
Head over Heels, il nuovo lavoro del regista e sceneggiatore Andreas Schmied, autore, tra gli altri, dell’emozionante Chasing the Line, è la classica commedia semplice, dove non manca nulla per ridere ma che sai esattamente dove andrà a parare. Un prodotto onesto, per la classica domenica pomeriggio di pioggia.
I colori della Grecia, insieme a paesaggi mozzafiato, vengono trattati in Griechenland quasi alla stregua di coprotagonisti. Johannes corre da una parte all’altra dell’isola al fine di capire cosa stia realmente accadendo. Ma, forse, soltanto una chiacchierata con un pescatore, mentre di notte si osservano le stelle, può far realmente comprendere il vero senso della vita.
Wunderland è una favola amara e tenera allo stesso tempo. Un piccolo, sincero film che con un disarmante realismo ci mostra il primo, importante confronto con il mondo che ci circonda e con le sue difficoltà. I sogni sono lo specchio delle nostre paure. Ma, forse, l’amore dei genitori può farci dimenticare tutto anche soltanto per un momento.