Penissimo è un documentario allegro e leggero, ma anche particolarmente pregno di significato. Interviste, fotografie di opere d’arte, ma anche spezzoni dai primi film erotici realizzati già all’epoca del muto compongono un vivace e colorato affresco di “una delle due metà di cui è composto il mondo”.
Le Avventure di un Matematico analizza minuziosamente i più importanti traguardi professionali del giovane matematico Stanislaw Ulam, tracciando un ritratto sfaccettato e onesto non soltanto del suo protagonista, ma anche di un periodo cruciale per la storia mondiale.
Non vediamo, in Louis van Beethoven un compositore all’opera. Non assistiamo al processo creativo che ha portato alla nascita di alcune delle suo più celebri composizioni. Non il risultato finale, ma ciò che, fondamentalmente, ha portato a esso. Un’idea indubbiamente vincente, che, tuttavia, ha reso il lungometraggio di Niki Stein un lavoro eccessivamente dispersivo, in cui il regista stesso ci appare troppo freddo nei confronti del suo protagonista e delle sue opere.
Temi come la morte, la vita e il tempo che ci resta fanno da protagonisti assoluti. La nostra vita dipende spesso da come noi stessi la affrontiamo. One Left di Sebastian Doringer è un inno alla vita, un messaggio di speranza che si presenta a noi come una fresca brezza primaverile.
I buoni sentimenti e le storie a lieto fine, si sa, sono sempre graditi. Soprattutto in periodo natalizio. E anche se Das Glück ist ein Vogerl non brilla per particolari trovate o virtuosismi registici, funziona soprattutto per le ottime performance dell’intero cast.
L’appartamento in cui vivono i due protagonisti è la scenografia perfetta. Un ambiente piccolo, a volte angusto. L’ambiente ideale per ogni tipo di paranoia. Il silenzio nella casa, la notte, le luci soffuse fanno il resto. E il regista in The Washing Machine ha dimostrato soprattutto di saper gestire gli spazi e di saper trasmettere alla perfezione – grazie anche a un ottimo cast – le giuste emozioni. Vincitore dell’Österreichischer Filmpreis 2021 al Miglior Cortometraggio.
Glory to the Queen ci accompagna per mano in un mondo di cui abbiamo sentito spesso parlare, ma che non tutti conosciamo fino in fondo. Un mondo intrigante, estremamente affascinante e tutto al femminile. Non una, ma quattro storie contemporanee che ci trasmettono immediatamente una gradita carica di ottimismo.
In Madison le montagne tirolesi fanno da scenografia perfetta per sfrenate corse in bicicletta, tortuose curve e ripide discese. E la macchina da presa della regista sa perfettamente gestire gli spazi, si muove agile per le piste e i sentieri, ci regala graditi momenti carichi di adrenalina. Alla Diagonale 2021.
Mehrunisa è la storia di una battaglia. Un sogno che diventa realtà e due persone che vedranno le loro vite finalmente cambiare per sempre. E soprattutto due diverse generazioni che scoprono di avere molte più cose in comune di quanto inizialmente potesse sembrare. Alla Diagonale 2021.
Mani che impastano ravioli, un’intera famiglia riunita intorno al tavolo a cucinare, il cibo che viene preparato con amore e che unisce tutti. Proprio come il cinema orientale ci ha sempre mostrato. E ancora, vedute di Shangai e Pechino dall’alto – città che hanno sofferto molto nel corso degli anni e in cui sono ancora evidenti le conseguenze della guerra – ma anche le ampie strade e i parchi della capitale austriaca. Tutto questo è Weiyena – Ein Heimatfilm. Alla Diagonale 2021.